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Sviluppare abitudini potenti ed efficaci

Sviluppare abitudini potenti ed efficaci. Abitudini, acquisizione di comportamenti.

Definire con precisione gli obiettivi è il metodo preferito e il solo utilizzato da aziende e persone per cercare di realizzare ciò che si propongono, ciò a cui aspirano e desiderano. E’ realmente cosi? La scienza, la psicologia e soprattutto l’esperienza sembrano dimostrare che questa metodologia da sola è molto limitata e presenta grossi punti deboli. Porsi un chiaro obiettivo è necessario ma può rivelarsi non sufficiente a raggiungere la meta proposta. Ed è proprio la conoscenza diretta, personalmente acquisita da studiosi e ricercatori a raccontarci che grandi atleti, imprenditori, manager di importanti imprese in ogni settore non raggiungono i loro straordinari risultati attraverso la semplice definizione di obiettivi.

C’è evidentemente, dell’altro. Ma cosa?

Buona parte dei nostri comportamenti e la quasi totalità dei nostri pensieri sono abitudini. Anche l’uomo più ostinato, impegnato a dire continuamente no, potrà mai avere una verità tanto certa ed evidente come questa.

Noi siamo il prodotto delle nostre abitudini.

Esse creano routine efficaci o inefficaci che a sua volta si moltiplicano e si espandono in risultati buoni o cattivi. Abitudini che non vorremmo mai cambiare, per altre lo desideriamo sinceramente ma sono cosi pesanti e difficili da sostituire che rimandiamo al giorno dopo il tentativo di farlo. L’azione, cioè, in un mondo complesso e confuso, in continua evoluzione, di riconoscere creare e modificare una consuetudine, un costume, una tendenza.

Padroni del propria esistenza, responsabili di se stessi, fanno la differenza in qualsiasi campo, cosi come un comportamento potente, ripetuto in modo intelligente, diventa istintivo e naturale, come andare in bicicletta, bere un bicchiere d’acqua.

L’abitudine forte e autorevole diventa parte essenziale del nostro tempo e le nostre prestazioni volano come un “gabbiano libero di sfiorare il mare”.
Costruire poderose abitudini mentali, emotive e comportamentali… il resto viene da se, sempre. Intenzionalmente e consapevolmente. La consapevolezza è conquista, caratteristica del guerriero che desidera e sceglie.

Un’abitudine, qualunque essa sia, è profondamente radicata nelle nostre attività quotidiane, soprattutto di tipo mentale; quello che pensiamo quando rispondiamo a un evento esterno è totalmente invisibile a noi. Sapere, come un buon sarto sa riconoscere i segni distintivi che contraddistinguono la “sua” giacca da un’altra, allo stesso modo quando una strategia mentale si forma è essenziale riconoscerne le origini e rimpiazzarla, se necessario, con altra più efficace.

Tutto ciò, sembra poco espressivo ed estremamente rigido. Niente di tutto questo, al contrario. Cambiare abitudine ha bisogno di una forza maggiore che si chiama flessibilità.
Molte, di queste abitudini, non sono altro che compiti specifici che dobbiamo portare a termine e da cui dipende il nostro lavoro. Così un venditore avrà bisogno di qualcosa di diverso rispetto a un amministratore delegato. La realtà cambia e ci costringe a diventare maestri nell’arte di costruire e ri-costruire abitudini ed è oltremodo necessario se vogliamo eseguire a livelli molto elevati le situazioni ed evolverci con i tempi e le sfide da affrontare.

Se alla base delle nostre prestazioni, per esempio, ci fossero unici, singoli eventi esterni, vedremmo i risultati ondeggiare come canne al vento e le sfide che potremmo incontrare sarebbero spazzate via con un soffio. Nessun cambiamento, niente opportunità, ma solo il mare agitato dalla voce rauca del vento.

teatroimpresa

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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