ROBERT CIALDINI
: ROBERT CIALDINI il maestro dei formatori che non ha mai venduto nulla, rivela le regole universali per influenzare le persone.
Sognare il sogno impossibile, combattere il nemico invincibile, sopportare il dolore insopportabile, correre dove l'audace non osa andare, correggere l'errore irreparabile, amare al di là di tutto, sforzarsi quando le braccia sono troppo stanche, raggiungere la stella irraggiungibile. Questa è la mia ricerca, seguire quella stella, per quanto senza speranza,per quanto lontana; combattere per il giusto senza domande né soste, voler avanzare nell'inferno per una causa celeste. Ed io sò che se sarò unicamente fedele a questa gloriosa ricerca il mio cuore giacerà tranquillo. Ed il mondo sarà migliore per questo, perché un uomo indegno e ferito si è sforzato ancora con la sua ultima oncia di coraggio.
L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.
Il Teatro racconta sempre qualcosa partendo da memorie del passato o da fatti moderni. Il racconto per noi non è mai indagine o denuncia ma un atto creativo di una realtà e di un mondo.
La vita è una immensa e inesauribile corrente di forza, coscienza e gioia. Un venditore, così come l’attore, è o non è. E se non è quel fiume senza argine pronto a dilagare nella campagna circostante, allora dimmi tu cos'è. Se non è pronto a fluire e ad espandersi pienamente dentro a una vita senza rinchiudersi in una tabella che misuri lo scostamento fra obiettivi e risultati, senza rinchiudersi dentro formule, indici di produttività, di ricavi, in una tecnica, in un metodo buttato giù a memoria; se non è pronto a camminare con il cuore colmo di speranza e gioia, allora dimmi tu cos'è.
: ROBERT CIALDINI il maestro dei formatori che non ha mai venduto nulla, rivela le regole universali per influenzare le persone.
Vuole entrare nella conoscenza diretta delle cose; avviare un’attività nuova o non ancora praticata, lo studio di una disciplina, l’esercizio di un’arte difficile. Si aggira per i mercati, nei luoghi più malsicuri e malfamati. Lì, nelle condizioni apparentemente più sfavorevoli, si apre a nuovi modi di pensare e di sentire, sovverte schemi mentali e una descrizione meschina del mondo. La sua pazzia luminosa trasforma regioni e territori fatti di truffatori e criminali, di trappole ed agguati, in una scuola di impeccabilità. Trova gli stratagemmi più astuti per sradicare le convinzioni inveterate, per eliminare dalla sua stessa psicologia la melma emotiva. Si traveste da schiavo, da vagabondo, da politicante, da banchiere, da ricco mercante, e usa strategicamente questi ruoli; fosse la corona di un re o il saio di un monaco, li indossa per imparare come “diventare” quel ruolo, per esplorarne e conoscerne ogni angolo, ogni segreto, ma senza dimenticare il gioco, senza mai restarne prigioniero. Entra nelle parti più sofferenti dell’umanità, si spinge ai viaggi più disperati, quasi senza possibilità di ritorno. Scende in campo, non per difendere i deboli o gli oppressi, non per affermare astratti principi o ideologie, non per sconfiggere nemici esterni o compiere vendette, ma per diventare padrone di se stesso, artefice del proprio destino.
Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze sempre più specialistiche. Di fronte a noi sfide incredibilmente grandi, di globalizzazione, innovazione tecnologica e crisi economica.
Abbiamo bisogno di scegliere ciò che vogliamo essere, scegliere di andare oltre l’attuale percezione di noi stessi, espanderci e riconoscere come proprie ed essenziali ogni prerogativa, caratteristica e qualità che desideriamo. Sono lì in noi, adesso. Scegliamo di farlo e diventiamolo, semplicemente. Facciamolo diventare una abitudine. Scegliamo di diventare artefici di un futuro raggiante, di esplorare nuove potenzialità e portarle ad un livello più alto di consapevolezza, che talvolta, stanchi, stressati e demotivati abbiamo dimenticato, credendoci soli, deboli e frammentati. Cerchiamo in noi, quell'essere che sa chi è, e sa come dare il più grande valore possibile alla vita.
Dobbiamo andare, è il momento. C’è molto lavoro da fare e c’è una grande urgenza. Muoviamoci velocemente più velocemente che mai. Facciamo in modo che ci sia una chiara focalizzazione. Impegniamoci in rapporto al momento attuale sapendo che non ce ne è un altro. Sapendo che il tempo è su di noi. Facciamo un inventario dei nostri metodi, delle nostre intenzioni e delle nostre risorse. Prendiamoci la responsabilità di ogni pensiero, di ogni atto e di ogni parola. Muoviamoci con decisione e con determinazione assoluta … affermando con voce chiara la nostra verità in ogni momento e luogo, diventiamo stabili modelli di integrità.
Il Re è la terra, la terra è il Re. Qualunque organizzazione è legata al respiro del suo leader. Un filo d’oro salda la sua immagine e il suo destino personale a quello della sua organizzazione e dei suoi uomini, come lo fu per gli antichi sovrani.
La leadership è spesso raccontata attraverso storie e fatti, singolari e straordinari, la lente di ingrandimento di un singolo atto compiuto da uomini e donne dal carattere speciale e dalle qualità eccezionali. Un racconto, questo, che rischia di offuscare ciò che realmente significa “essere un leader”. E’ evidente come la leadership non può essere qualcosa conferito in virtù di un titolo o di una posizione, ma piuttosto la somma di una serie continua di opportunità in cui la persona decide coscientemente di visualizzare i propri atti.
Non un unico atto, ma piuttosto la mentalità continua a servire gli altri. Una condizione egualitaria, dunque - senza l’obbligo dell’attesa di essere “unto” come leader, al fine di essere un leader. Piuttosto, è qualcosa che ognuno può scegliere di fare ogni giorno intenzionalmente attraverso azioni esclusive e caratteristiche. E non esiste un unico vincolo per l'esecuzione di questi atti, tranne che le nostre convinzioni autolimitanti di ciò che significa essere leader.
L'atto più coraggioso è quello di alzarsi in piedi e camminare con passo sicuro e deciso sulle strade di questo mondo a fronte alta, solo in quel momento si può scegliere di essere qualcosa (leader per esempio). E quanto diverso quel mondo appare quando costantemente ci muoviamo alla ricerca di opportunità, in sostanza di noi stessi.
- quando chiediamo alla persona reticente e dubbiosa una sua opinione su quanto detto da noi
- quando rispondiamo con gentilezza a chi ci parla con rabbia o paura.
- quando accettiamo la responsabilità quando siamo senza colpe
- quando condividiamo una lode
- quando siamo disposti a dire no quando tutti gli altri stanno dicendo sì
- quando facciamo domande che nessun osa fare
Un mondo in cui una manifestazione è espressione di una semplice e chiara volontà. Essere leader. Piuttosto che i pochi eccezionali, i leader sono i molti eccezionali.
Ed è un mondo alla nostra portata.
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