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Noia, una finestra sulle città italiane

Noia!! Vorremmo essere attivi e tendenzialmente lo siamo, eppure continuiamo a vivere in una strana condizione di “stallo emotivo”.

Come un Blob televisivo smontiamo e rimontiamo cercando di svelare che cosa i protagonisti di tutti i giorni ci raccontano della realtà. Noia, veramente, tanto quanto i due minuti davanti al semaforo rosso che sembrano non passare mai. La noia ferma il tempo soggettivo e questa condizione, (se non siamo stati addestrati a sviluppare la capacità della pura contemplazione, cioè della vita spirituale), provoca, al nostro corpo ed alla nostra mente, un profondo disagio e insofferenza.

Noia assoluta con gli stessi temi, le stesse considerazioni, le stesse analisi. I problemi non cambiano da almeno un paio di secoli o quasi, e sembra che non riusciamo a imparare nulla. Gli errori sono inevitabili nell’esperienza umana ma non riusciamo proprio a trarre alcun insegnamento da essi? Possibile?

Eccola li, la consueta classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle città italiane.

Sono trentanni che il Sole 24 Ore pubblica questa classifica e siamo sempre al punto di partenza. Sono sei i parametri attraverso i quali giudicare se in quella determinata provincia si vive bene o in modo non conveniente, non opportuno, non vantaggioso, una schifezza che è meglio andarsene: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

Nell’edizione 2017 a vincere era stata Belluno, chi ha conquistato la prima posizione nel 2018?

Sempre una città del nord, naturalmente. Chi altri? Milano è la città più vivibile di Italia nel 2018. Il capoluogo lombardo svetta per reddito, lavoro e servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, ha un buon tasso di occupazione e vince come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino.

In fondo alla classifica Vibo Valentia. La provincia calabrese è penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali. Ultima per durata media dei processi e pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani.

Certo è che il risultato non sorprende minimamente, è la logica conseguenza di ciò che si è fatto in questi anni. L’Italia, come al solito, è divisa in due: il nord che riesce ancora ad attirare persone, idee, denaro e il sud in declino permanente che perde costantemente abitanti, perde economia, perde questo e quest’altro e soprattutto perde in qualità della vita.

Eppure Milano non è esattamente un paradiso.

E’ terribilmente inquinata, traffico devastante, enormi zone con un degrado ormai intollerabile. La stazione Centrale è terra di nessuno, coltellate e bottigliate, rivolte contro polizia e militari, rapine, violenze a sfondo sessuale e tante altre belle cosette. Il piazzale di fronte alla stazione non è nuovo a situazioni di degrado, come spesso documentato da foto e video. Tra bivacchi e spaccio da qualche tempo sono spuntati anche dei tappetini per pregare in mezzo a piazza Duca d’Aosta.

Eppure è al primo posto, e si capisce il perché.

È l’economia caro amico, così va il mondo.

teatroimpresa

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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