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La libertà di scegliere spezie e aromi

Ve lo dico io cosa serve per dimagrire! E non sto scherzando!

Spezie, delicate intense e profumate, dai colori sgargianti e dai sapori corposi, dall’aroma pungente, leggermente amaro. Di tutti i tipi, aromi a volontà per una grande serata.

Latte, uova, burro, farina e patate. Un pochino di zucchero per favore. Sale da cucina please… forse no, fa male dicono. Qualcuno mi chiama… un momento sto mescolando, scolando, tagliuzzando. C’è da servire, assaggiare, scartare, aggiungere e ripulire. Io sono il cuoco miei cari signori… a proposito, dov’è il mio cappello? Attenzione al fuoco… la pasta si scuoce, gira la bistecca. Ho chiesto Il mio cappello! Che cosa sono senza il mio cappello. E’ in testa posato! Che sbadato mamma mia! Andiamo con l’arrosto, pronti i liquori e i dolci, posate, salviette, tavoli e forchette.

Lavoro, lavoro scansafatiche che non siete altro. Questo è il mio mondo. Tutto pieno anche stasera, ma questa è una serata speciale. E’ festa. L’onorevole Settimo Settimini festeggia. Ammazzate il maiale… arrosto naturalmente con contorno di patate al forno. L’onorevole apprezzerà. Che cosa festeggia? Che ne puoi sapere tu, sciocchino. Ci sono mille occasione buone. La crisi, la borsa, il mercato, le leggi, il parlamento, la costituzione e le istituzioni. Un bel maialino, che ne mangi un quintale! Prepariamo un arrostino anche per il figlio del Dott. Giovannino economista di grande fame. Fama vorrai dire. Scusa, certo, quello intendevo.

Buonasera onorevole, come sta?

Carissimo, tutto bene. Mi raccomando stasera fammi fare bella figura!

Ci mancherebbe onorevole… come sempre. Non si preoccupi.

Tu sei un cuoco provetto, lo so!

Troppo buono.

Stasera, caro il mio cuoco, ho tutto ciò che amo. La famiglia, che mi segue sempre e non mi abbandona mai, gli amici, pochi ma veri, e il mio amore, con cui condividere la vita. Caro il mio cuoco, qualcuno potrebbe dire che i soldi sono una cosa essenziale. Non è vero, i soldi non fanno la felicità, i soldi comprano e basta. E poi il mangiar sano e in allegria. Lei che è un professionista ci sveli i segreti della buona tavola.

Con molto piacere… una buona colazione, mio caro onorevole, è la prima regola. E non si limiti al solito caffè, ma aggiunga pure latticini, pane, fette biscottate e anche qualche fettina di torta o biscotto, di cui so che è goloso, tanto le calorie ingerite le brucerà, ne sono sicuro. Quando ha voglia di “peccare” lo faccia a colazione. I grassi… non esageri onorevole. Il troppo non fa mai bene. Tutto quell’olio e burro. Lo so, a volte è irresistibile il sapore del lardo. Inoltre stia molto attento alla quantità. Si limiti a 1 o al massimo 2 cucchiai al giorno. Basta avere solo un pizzico di fantasia. Le pietanze hanno bisogno di gusto, e per questo la natura ci regala spezie ed aromi come pepe, peperoncino, prezzemolo, salvia, rosmarino, origano, limone, erba cipollina, aglio. I metodi e i modi sono importanti. Mi riferisco alla cottura. Non lasci per troppo tempo le cose sulla griglia. Non faccia aspettare. Il cibo vuole essere seguito e curato. Questo è il compito di un buon cuoco. Per lei sono vietate le fritture ed anche i soffritti che possono essere benissimo sostituiti con l’uso dell’acqua o del brodo vegetale. In questo modo risparmierà davvero molte calorie!

Come vede, onorevole, per vivere sano non serve poi molto. Basta stare lontano da quel paese che voi chiamate, se non sbaglio, “sviluppo economico”. Il paese dove io vivo, invece, ha un’aria trasparente e un orizzonte completamente verde. Un paese dove nessun mezzo di trasporto passa, eppure la gente si muove liberamente. Dove ogni fabbrica è in piena attività e produce cose utili e importanti. Non a prescindere dal mercato, creando artificiosamente la domanda con banchieri che spingono i consumatori a prendere soldi affinché acquistino suv, macchinoni e ogni altra merce consumistica, intasando così di beni superflui e di bisogni indotti le loro case e le loro esistenze. Nel mio paese si fa uso dell’intera natura, così come è. Naturale senza pesticidi o OGM. Perché un pomodoro cresce quando è il suo momento, non quando lo decide lei.

Ma caro il mio cuoco se comprassimo solamente quello che ci serve, le industrie non produrrebbero più quasi nulla e noi invece di andare a lavorare da qualche parte, passeremmo il tempo su una panchina ad osservare il cielo e le stelle. Noi abbiamo bisogno dell’inutile. Il mondo mette a disposizione tutto il superfluo possibile e noi dobbiamo comprarlo. Altrimenti ci troveremmo con migliaia di operai e famiglie a rischio.

Questo forse è vero. Che straordinario intreccio, abbiamo creato. Un economia sostenuta con stimoli esterni. Creare cose inutili da comprare con soldi presi a prestito da banchieri farabutti che poi girano i loro crediti agli investitori inconsapevoli, gabbandoli doppiamente. Ma io so che si può spezzare questa spirale lasciando al loro destino le mele marce, i prodotti e le banche tenute in piedi artificialmente. Io so come tornare con i piedi per terra, produrre e consumare quel che serve per vivere, smettendo di vivere per consumare. Lo so perché sono un cuoco libero di scegliere le mie spezie e i miei aromi.

Dimenticavo… volevate sapere cosa serve per dimagrire? Assolutamente nulla.

Gavino il cuoco

teatroimpresa

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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