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Miracolo a Milano

La Borsa vola ma non lo capisce nessuno

di Claudio Cavallo

Miracolo a Milano, ma non più in una piazza del Duomo affollata di netturbini cui rubare una scopa e volare via, verso tutto ciò che desideriamo. A Milano l’unica cosa che può volare è la borsa, e forse questa mattina è lì pronta a spiccare il volo, finalmente. E’ una mattina come tante e la notizia rimbalza su tutti i media. La borsa di Milano con un segno positivo. Non solo! Tutti i principali listini europei hanno chiuso la seduta con un maxi-rimbalzo, dando un minimo di continuità ai leggeri rialzi dei giorni precedenti. A Francoforte il Dax, a Parigi il Cac40, a Londra Ftse100 e a Madrid Ibex35. Milano vola ma è reduce dai minimi degli ultimi anni. Cosa si festeggia dunque?

A galvanizzare i listini, anche Wall Street in rally. Proprio così “Wall Street in rally”, che straordinaria metafora. La riscossa dei titoli finanziari, che oggi hanno messo le ali. E come mai questo improvviso volo, da cosa sono spinti? Sono spinti dalle rassicurazioni del colosso Citi&qualcosa, che ha fatto sapere di essere tornato a generare profitti all’inizio dell’anno. Evviva! Grida di gioia e giubilo. Tutti danzano felici, alla luce del sole e le loro grida di piacere e godimento arrivano lontano. Questo è quello che vorremmo vedere tutti i giorni. Alle facce tristi e disperate di chi ci sta intorno, diciamo, basta smettetela. Non potete non essere felici, perché in questo mondo è tutto meraviglioso.

Vorremmo farvi sentire ciò che proviamo, e non è solo un momento euforico, sentiamo di toccare il cielo con un dito. Oggi le Borse di tutto il mondo vogliono darvi quest’amore e non potete rifiutarlo. Siete sordi? Non sentite le grida di vittoria nei Palazzi dei giusti, arrivare fino a voi, alieni di palazzine condominiali?

La destra del Signore ha fatto meraviglie, la destra del Signore si è innalzata.

Questo è il coro. Poi interviene il basso con l’aria – Sia lodato Dio forte e potente, l’Agnello che ha vinto e scacciato Satana, colui che giorno e notte ci accusava. Ai giusti l’onore e la vittoria ottenuta per mezzo del sangue dell’Agnello – Tromba I-III, Timpani, Continuo, Violino I e Oboe I col soprano, Violino II e Oboe II/III col mezzosoprano Alto, Viola col tenore, Fagotto col basso.

La Borsa vola come un aquilone nel cielo limpido e sereno, danzando leggero, distante, lontano. Talmente lontano, che nessuno sa più in mano a chi è andato. Ma lo vedremo tornare prima poi. Intanto corriamo dietro le nostre, di borse, alleggerite più che leggere, tanto che a portarle non si fa fatica. Sono vuote e nemmeno le senti. Che meraviglia, avere poco peso.

Curiosità

Immaginate di aver investito 11.723 dollari il 14 gennaio 2000, quando il Dow Jones era a 11.723. Lo stesso denaro, allora, poteva comprare circa 460 barili di greggio, 40 once d’oro, il 9% di una media casa familiare. Otto anni più tardi, i soldi che avreste messo nel Dow sarebbero cresciuti a 12.480 dollari, con un guadagno nominale di 757 dollari, il 6,4%. Ma con quel denaro accresciuto (sempre otto anni più tardi) compravate solo 105 barili di greggio, ossia 355 in meno (-77%), 27 once d’oro in meno (-66%) e, nonostante in grande calo dei prezzi immobiliari del 15,8%, soltanto il 6% di una casa media familiare (-33%).

Insomma, l’investitore del 2000 aveva diritto a dirsi derubato in termini reali, (sempre otto anni più tardi) nonostante l’aumento nominale del Dow del 6,4%. E oggi? Non fate i conti, lasciate stare!

teatroimpresa

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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