autore:
ettore
argomento:
società
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Inps nega la pensione alla vedova
Tecnico ucciso in Libia, l’Inps non paga la pensione. Un’altra storia tipicamente italiana, un’altra storia di una burocrazia cialtrona e senza cuore, un’altra storia assurda. Come riporta il Corriere della Sera, un mese fa l’Inps ha respinto la domanda di Rosalba Castro, vedova di Salvatore Failla (il tecnico italiano assassinato in Libia nove mesi fa) per accedere alla pensione garantita per legge ai familiari delle vittime del terrorismo presentata quasi sei mesi prima.
Motivo? La documentazione è scarsa. Cioè manca un certificato della prefettura di Siracusa e un’autocertificazione non è accettabile. Insomma, serve assolutamente un documento che attesti la condizione di “familiare superstite di vittima del terrorismo”.
Documento che però latita in quanto, come ha spiegato alla stessa vedova la prefettura di Siracusa “il rilascio è subordinato al decreto ministeriale di concessione della pensione”. E siccome “il procedimento amministrativo è ancora in corso di svolgimento, questo ufficio non può al momento rilasciare l’attestazione richiesta”.
teatroimpresa
Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente.
L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.